Oggi è stato abbattuto il diaframma nel cunicolo esplorativo della Galleria di base del Brennero tra Italia e Austria. È la prima volta nella storia che uno scavo in sotterraneo collega i due Paesi sotto il passo del Brennero: un momento storico che segna una tappa decisiva per la realizzazione della più lunga galleria ferroviaria al mondo.
La redazione di Mobilita.org ha seguito l’evento in loco, documentando l’attimo in cui la parete di roccia è stata definitivamente abbattuta, creando un corridoio sotterraneo senza interruzioni tra Mules, in Alto Adige, e Pfons, nel Tirolo. Un passaggio simbolico e tecnico insieme, che rappresenta l’integrazione concreta dell’Europa attraverso le grandi infrastrutture.
Il cunicolo esplorativo: un unicum ingegneristico
Il cunicolo esplorativo, lungo 57,5 chilometri (27,2 in Italia e 30,3 in Austria), ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo del progetto. Pur non essendo destinato al traffico ferroviario, ha permesso di indagare le caratteristiche geologiche, garantire drenaggio e sicurezza, e supportare la manutenzione degli impianti.
La sua realizzazione ha richiesto l’impiego di tre TBM (Clio, Günther e Serena), che hanno scavato oltre 42 km, mentre i tratti rimanenti sono stati completati con metodi tradizionali.
Nello scavo lungo 29,1 km era prevista una tolleranza massima di 20 centimetri, ma lo scostamento effettivo si è fermato a soli 6 centimetri. Questo risultato, eccezionale a livello ingegneristico, ha permesso di proseguire con la costruzione delle gallerie principali senza necessità di correzioni complesse.
Galleria di base o tunnel del Brennero? La differenza
Nella comunicazione pubblica si sente spesso parlare di “tunnel del Brennero”, ma è importante distinguere i termini. Con “tunnel del Brennero” si indica genericamente il grande progetto ferroviario sotto il passo alpino.
La Galleria di base del Brennero (BBT) è invece l’opera vera e propria: una nuova galleria ferroviaria a doppio binario, lunga 55 km (64 km considerando la circonvallazione di Innsbruck), scavata a quota più bassa rispetto alle linee esistenti. È questa la struttura che, una volta completata, diventerà la galleria ferroviaria più lunga al mondo.
La Galleria di base del Brennero: il progetto in sintesi
La Galleria di base del Brennero (BBT) collegherà Fortezza a Innsbruck, riducendo i tempi di percorrenza tra le due città da 80 a soli 25 minuti. I treni passeggeri viaggeranno fino a 250 km/h, mentre i convogli merci potranno transitare con maggiore frequenza ed efficienza.
Il progetto rientra nel corridoio ferroviario Scandinavo-Mediterraneo (Scan-Med) della rete TEN-T ed è cofinanziato dall’Unione Europea fino al 50% dei costi. L’investimento complessivo aggiornato è di 10,5 miliardi di euro, sostenuti da Italia e Austria.
Struttura e caratteristiche dell’opera
L’infrastruttura si articola in due gallerie principali a binario singolo, distanziate circa 70 metri, collegate da cunicoli trasversali ogni 333 metri per motivi di sicurezza. Al di sotto corre un cunicolo esplorativo parallelo, lungo quanto le gallerie principali, che svolge funzioni di prospezione geologica e in futuro di manutenzione.
Gli imbocchi e le gallerie di accesso da Mules, Ahrental, Wolf e Ampass hanno permesso di avanzare i lavori da più fronti. Il materiale scavato è stato in gran parte recuperato e riutilizzato per calcestruzzo o progetti ambientali di rinaturalizzazione.
Lavori: avanzamento a settembre 2025
Ad oggi sono stati scavati circa 200 km di gallerie su 230 complessivi, con situazioni molto avanzate nei lotti:
- completati i lavori a Gola del Sill, Tulfes-Pfons e Sottoattraversamento Isarco;
- raggiunto il 99,5% a Mules, dove le TBM “Virginia” e “Flavia” hanno completato lo scavo delle gallerie principali;
- in corso nel tratto Pfons-Brennero (39%) e Gola del Sill-Pfons (62%), dove avanzano le TBM “Lilia” e “Ida”.
L’abbattimento odierno del diaframma segna dunque la prima connessione sotterranea continua Italia-Austria, preludio alla conclusione dell’opera.
Galleria di base del Brennero: le aziende coinvolte
Il coordinamento è affidato a BBT SE, società binazionale partecipata al 50% da TFB Holding (Italia) e al 50% da ÖBB Infrastruktur (Austria).
Tra i principali contractor figurano Webuild, Strabag, Porr Bau GmbH, Collini Lavori, Consorzio Cooperative Costruzioni e Consorzio Integra, supportati da una rete di centinaia di imprese subappaltatrici.
Un ruolo chiave spetta anche a Heidelberg Materials Italia, che attraverso le società San Francesco e Gardena Beton ha garantito la fornitura di calcestruzzi speciali, con oltre 750.000 m³ prodotti solo nell’impianto sotterraneo di Mules.
Un’opera per l’Europa
La Galleria di base del Brennero è molto più di un’infrastruttura: è un simbolo di cooperazione europea e di mobilità sostenibile. Ridurrà drasticamente il traffico sull’A22 e lungo il passo alpino, abbattendo emissioni, rumore e congestione, e offrirà tempi di viaggio competitivi per passeggeri e merci.