Il terzo scalo italiano per traffico passeggeri, l’Aeroporto di Milano Bergamo (BGY), si appresta a diventare un punto di riferimento nell’ambito della digitalizzazione aeroportuale grazie allo sviluppo del suo Digital Twin. Questa iniziativa fa parte del Progetto AVIO, cofinanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso il Fondo Complementare PNRR, con codice CUP B49J24002200005.
L’obiettivo è potenziare il sistema di coordinamento operativo di scalo (COS) tramite l’adozione di una piattaforma digitale intelligente, capace di migliorare la gestione delle attività a terra e ottimizzare i processi decisionali in tempo reale.
Il progetto AVIO si inserisce in un contesto di progressiva digitalizzazione delle infrastrutture aeroportuali, con ricadute positive sia sul piano gestionale che su quello formativo, attraverso l’uso della realtà virtuale per l’addestramento degli operatori di terra. Questo approccio rappresenta un cambiamento profondo nella gestione delle ground operations, integrando tecnologia, IA e formazione immersiva.
Il consorzio AVIO: competenze multidisciplinari per un gemello digitale avanzato
Il progetto AVIO nasce da una collaborazione tra SACBO (gestore dello scalo bergamasco), TXT e-tech, SORINT.TEK e l’Università di Pavia, con l’obiettivo di costruire un Digital Twin aeroportuale altamente innovativo e scalabile.
SACBO è responsabile dell’infrastruttura tecnologica di base, mettendo a disposizione un HPC (High Performance Computer) fornito da HP Enterprise, dotato di GPU Nvidia ad alte prestazioni, pensato per supportare il calcolo intensivo richiesto dall’elaborazione dei flussi dati. Il sistema ospiterà anche telecamere iperspettrali e un simulatore di de-icing per la formazione in ambiente VR.
TXT, responsabile tecnico del progetto, curerà lo sviluppo dell’interfaccia operatore e dell’ambiente VR tramite il proprio prodotto WEAVR, già utilizzato in ambiti industriali e ora esteso al settore aeroportuale. Il focus sarà sullo sviluppo di ambienti immersivi per il training operativo, con particolare attenzione all’usabilità e all’interazione naturale con i dati provenienti dal twin.
SORINT.TEK curerà invece la parte legata alla visione artificiale, sviluppando un sistema avanzato per il tracking e la classificazione di persone e veicoli, in grado di identificare anche le azioni compiute dai soggetti rilevati.
I dati prodotti saranno validati e raffinati da un Hub IoT, che fungerà da middleware tra i sensori e il Digital Twin, garantendo la qualità e la tempestività delle informazioni.
L’Università di Pavia, unico partner accademico, è incaricata dello studio scientifico degli algoritmi per il riconoscimento video, la modellazione semantica dei dati e l’ottimizzazione delle interfacce uomo-macchina, con un approccio basato sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo è fornire modelli flessibili, capaci di integrare sorgenti eterogenee e supportare l’estrazione di viste user-centric, migliorando la fruibilità delle informazioni da parte degli operatori aeroportuali.
Digital Twin: tecnologia e applicazioni concrete
Il Digital Twin aeroportuale è progettato per raccogliere e visualizzare in tempo reale dati provenienti da fonti distribuite all’interno dello scalo. Le telecamere esistenti e le nuove installazioni iperspettrali forniranno un flusso continuo di immagini che sarà analizzato da algoritmi di object detection e behavior analysis. Le informazioni verranno quindi proiettate in un ambiente grafico 3D integrato e accessibile attraverso un’interfaccia utente evoluta, che rappresenta visivamente le dinamiche del piazzale e dei processi di rampa.
Questo sistema non solo migliora la situational awareness del personale del COS, ma consente anche una formazione immersiva altamente realistica. Grazie alla realtà virtuale, gli operatori potranno familiarizzare con scenari complessi, testare procedure di emergenza e ottimizzare i tempi di intervento in condizioni simulate, senza interferire con le operazioni reali.
Un’altra applicazione strategica del Digital Twin sarà nella pianificazione operativa: analizzando lo storico dei dati e integrando previsioni meteo, il sistema potrà suggerire modifiche dinamiche alla distribuzione dei mezzi, ottimizzare il routing e ridurre le interferenze operative tra i diversi attori.
Un modello per la digitalizzazione aeroportuale in Italia
Il progetto AVIO rappresenta un caso pilota per l’intero sistema aeroportuale italiano. Grazie alla scalabilità del modello e all’utilizzo di tecnologie aperte e interoperabili, le soluzioni sviluppate potranno essere adattate anche ad altri aeroporti regionali, contribuendo agli obiettivi di digitalizzazione europei nel settore della mobilità.
A livello internazionale, progetti simili sono già stati implementati negli aeroporti di Singapore Changi, Heathrow, Hong Kong e Dubai, dove i Digital Twin vengono utilizzati per il controllo predittivo delle infrastrutture, la gestione della manutenzione e il miglioramento della customer experience. Tuttavia, il progetto AVIO si distingue per l’integrazione sinergica tra formazione, operatività e AI, configurandosi come uno degli esempi più completi a oggi in Europa.